Verifiche Acque: Controllo Analitico, Chimico e Microbiologico
D. L.vo n.31 del 2001 – D. L.vo n.27 del 2002
In tutte le strutture come condomini, aziende, alberghi, piscine, cliniche ed ovunque si consumi acqua potabile è importante effettuare l’analisi di laboratorio delle acque per scongiurare contaminazioni di sostanze pericolose che possano mettere a repentaglio la vita degli utenti, tra cui bambini, anziani e persone fragili. Purtroppo, sempre più spesso, la legionella ed altri pericolosi batteri sono protagonisti di articoli di cronaca a seguito dei gravi danni da loro arrecati alla salute delle persone che sono entrate a contatto con acqua contaminata (es. preparazione di pietanze).
L’unico modo per limitare questi rischi è la prevenzione, che può essere effettuata attraverso un controllo scrupoloso a cadenze regolari (ogni anno).
Tale verifica viene effettuata dall’Ente di Certificazione ELTI che, attraverso i propri biologi accreditati ed il laboratorio specializzato, provvede ad effettuare il controllo analitico, chimico e microbiologico delle acque destinate al consumo umano.
La ELTI, nelle sue analisi, si attiene a parametri di legge che stabiliscono i limiti massimi di concentrazione delle sostanze presenti nell’acqua in modo da evitare che la stessa possa essere veicolo per microrganismi patogeni. Tali parametri sono stati aggiornati nel 2021 dalla Direttiva Europea 2020/2184 relativa all’acqua potabile, la quale, oltre ad introdurre il concetto di valutazione del rischio del tratto domestico, ha aggiornato tutti i parametri chimici e microbiologici oggetto di analisi.
L’acqua potabile, infatti, deve essere: incolore, insapore, inodore, priva di particelle sospese, chimicamente pura (priva di sostanze tossiche in quantità nocive per l’organismo) e batteriologicamente pura (priva di batteri patogeni).
Le regole relative all’uso dell’acqua destinata alla distribuzione nella rete idrica ed al consumo sono descritte dal D.Lgs. 2 febbraio 2001, n. 31 .
Proprio il primo punto del decreto tratta il tema della sicurezza dei consumatori:
“Il presente decreto disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia”.
E’ importante sottolineare che la responsabilità del distributore, sulla salubrità dell’acqua, termina sulla soglia del contatore dell’abitazione, del condominio o dell’azienda. Oltre questa soglia, la responsabilità ricade sul gestore dell’immobile, es. l’amministratore di condominio o il titolare dell’azienda.